IMSA e FIA WEC | Aston Martin annuncia le line-up 2025
Debutta la tanto attesa Valkyrie, che scenderà in pista nella classe Hypercar con un prototipo verde e in IMSA con una livrea blu.
Attraverso un annuncio sui propri canali social, Aston Martin ha svelato piloti e livree per il suo impegno nel WEC e in IMSA.
Nel Mondiale Endurance, la casa inglese schiererà due Valkyrie:
sulla #007 si alterneranno Harry Tincknell e Tom Gamble. Il britannico che ha una lunga esperienza nelle gare endurance (campione ELMS 2016), vanta successi nel WEC e una vittoria di classe alla 24h di Le Mans. Al suo fianco Gamble, giovane talento anch’esso inglese, con esperienza in GT e Prototipi.
sulla #009, invece prenderanno posto Alex Riberas, pilota spagnolo con un solido passato in GT, già pilota di Aston Martin e Marco Sorensen, di nazionalità danese, già campione nel WEC in classe GTE.
In IMSA sarà presente un’unica Valkyrie, che per l’occasione sfoggerà una livrea blu. Iscritta con il numero #23, ospiterà al volante il britannico Ross Gunn, pilota ufficiale Aston Martin con una solida esperienza in IMSA e Roman De Angelis, giovane canadese, anche lui già pilota della compagine britannica, con in tasca un titolo in classe GTD.
In occasione della 24 ore di Le Mans, della 1812Km del Qatar e della 8H del Bahrain, i due piloti della #23 si uniranno agli equipaggi del WEC.
Non c’è dubbio che il marchio d’oltremanica sia la grande attesa della stagione, il cui debutto avverrà durante il prologo del WEC programmato per il 21-22 Febbraio in Qatar.
Quello della Valkyrie AMR-LMH è un progetto che finalmente vede la luce in fondo al tunnel. Ricordiamo infatti che Aston Martin venne annunciata nel 2020 come secondo costruttore, dopo Toyota, ad unirsi alla griglia del Mondiale: il progetto fu poi accantonato per concentrare le forze sull’appena nato team di F1.
La vettura ha percorso un totale di 15000 km di test in pista con i 2 telai attualmente prodotti, disputando diverse sessioni sui circuiti di Jerez, Bahrain, Qatar, Road Atlanta, Sebring, Daytona e addirittura sul circuito romano di Vallelunga.
In molti avevano espresso la propria insicurezza sulla possibile eccessiva rumorosità del suo motore V12 Coswort da 6.5 litri, naturalmente aspirato, anche a causa della scelta tecnica di diminuire la grandezza del silenziatore per aumentare le prestazioni. Chiacchiere smentite dopo i test avvenuti a Daytona lo scorso dicembre, in cui la vettura è parsa sorprendentemente silenziosa.
L’ingresso di Aston Martin nel Mondiale Endurance riaccende la speranza nei cuori dei britannici di tornare sul gradino più alto della 24 ore di Le Mans, un successo nella classe regina che manca da 66 anni. Correva infatti l’anno 1959 quando la DBR1/300 guidata da Roy Salvadori e Carroll Shelby ottenne la sua unica vittoria in classifica overall della storia.
A cura di:
Dennis Mattetti & Michele Barbara