INTERVISTA | Gregorio Bertocco: "Il mondo dell'Endurance è affascinante. Il Ligier European Series? Campionato formativo e di valore."

Siamo andati alla scoperta del giovanissimo rookie veneto, al debutto quest'anno nel Ligier European Series, categoria di contorno dell'ELMS

Credit: Ligier European Series

Abbiamo avuto l’opportunità di fare una bella chiacchierata con Gregorio Bertocco, giovanissimo classe 2005 che, una volta sceso dal kart, ha deciso di intraprendere direttamente il percorso nell’Endurance ed in particolare debuttare con il Team Iron Lynx nel Ligier European Series, serie che fa da contorno all’European Le Mans Series.


Tra gli argomenti trattati con il pilota veneto, l’inizio del suo percorso nel Motorsport, una valutazione del suo anno di debutto in macchina, ma anche il futuro ed i sogni.

Qui sotto l'intervista integrale. 


Ciao Gregorio, domanda classicissima: come è nata la tua passione per le corse? 


Allora, la mia passione è nata quando avevo inizialmente sei anni. Mio padre mi regalò il primo go-kart e iniziai con quello ovviamente nel piazzale del capannone. Mano a mano le cose si sono fatte sempre più importanti e anche divertenti, perché comunque è sempre la passione che mi porta in questo sport. Anche mio padre comunque a sua volta correva nei rally. Mano a mano, con gli anni, ho sempre corso in kart fino all'anno scorso e quest'anno ho avuto la possibilità di entrare a fare parte del motorsport nell'ambito delle auto. 


C'è un consiglio che tieni sempre a mente, che ti ha dato? Un consiglio importante? 


Ovviamente la cosa principale è divertirti quando si fa qualsiasi sport e ovviamente se non ti diverti non andare avanti. Dunque fino adesso se mi sono divertito e mi sto divertendo ancora adesso, dunque sono ancora qui.


Tuo padre è stato un pilota di rally, cosa ti ha portato a preferire la pista al mondo dell’off road?


La pista principalmente, perché preferisco l’alta velocità e la sicurezza. Ad esempio nei rally la strada è aperta e le variabili sono molte. Poi non sono abituato ad avere un navigatore accanto che legge le note. preferisco essere in pista ed essere padrone di ciò che faccio. 


Se tu però avessi la possibilità o non so magari l'hai già provata una macchina da rally, ti piacerebbe provarla? 


Non l'ho mai provata però mi piacerebbe molto perché comunque è sempre un'esperienza da provare, mi piacerebbe comunque. 


Sicuramente nei rally non hai il problema dei track limit. 


Esatto, quello è vero. Quello è un vantaggio magari.


Guardando un po' la tua carriera, tu praticamente quest'anno hai esordito in auto, dai kart e la mia domanda è quanto è stato difficile adattarsi da un mezzo più piccolo  senza cinture, senza quasi nulla, in una pista più piccola alle macchine su piste più grosse... Quanto è stata difficile e quali sono anche state le prime impressioni la prima volta che hai messo piede in macchina rispetto al kart? 


Le cose comunque che cambiano di più sono i punti di frenata, l'accelerazione e le velocità che sono completamente diverse.

Il punto di frenata comunque è una cosa che mi ha stupito sin dall'inizio, perché comunque col kart freni sotto i 50 metri prima di arrivare ad una curva, mentre con la macchina ci sono un gran poche curve dove freni sotto i 50 metri, almeno con la mia macchina in questo momento. 


Comunque è un mondo completamente diverso perché ti trovi dentro un abitacolo chiuso e la macchina comunque è più larga, perché tu sei nella parte sinistra e anche la parte destra a tener conto, invece il kart se si siede centralmente è tutto sotto mano e dopo le velocità sono diverse. Comunque è un altro mondo però è una grande esperienza.


Come mai la scelta del Campionato Ligier a discapito delle Formule?


Ho puntato alle ruote coperte e all’Endurance, perché è un mondo che deve ancora esplodere ed è meno costoso: le Formule richiedono altri budget di cui io non ero avevo a disposizione. Certo, le ruote scoperte sono un sogno, ma ho scelto questo percorso e intendo continuare su questa via.


A proposito di questo Campionato, ci spieghi come funziona, per chi non ne avesse mai sentito parlare.


Ligier è un marchio francese che fa telai per il mondo dell’Endurance, infatti la Lamborghini SC63 è fatta da Ligier. Questo campionato è affiancato all’ELMS, il campionato di punto per quanto riguarda l’Endurance nel panorama continentale.

Credit: Gregorio Bertocco Instagram 

Il nostro campionato si svolge principalmente su due prove libere il sabato mattina, due prove di qualifica il sabato sera e le due gare di domenica. Corriamo insieme ai Prototipi, io sono nella categoria JS2 R, mentre i prototipi si chiamano JS P4; le gare durano un’ora ed è possibile scegliere se correre in coppia o da solo: io corro con il mio compagno (Matteo Pianezzola, ndr) e ci dividiamo la corsa a metà.


E’ un campionato molto bello, perché sei in un ambiente importante e ti prepara alle categorie superiori.


Marta Garcia è stata protagonista a Spa vincendo con la squadra nel quale corri tu, all’esordio nelle ruote coperte…


Marta è una grandissima pilota! Va davvero forte e l’ha dimostrato negli anni.


Tu corri con Iron Lynx: com’è nato l’accordo con questa squadra?


E’ un accordo un po’ particolare, il mio compagno di squadra è Matteo Pianezzola e suo padre fa parte di Iron Lynx e abbiamo avuto la possibilità di correre grazie a loro e inserire il loro nome sulla macchina: qualcosa di molto importante ed a cui tengo molto.


Cosa ne pensi di questa esplosione ed espansione dell’Endurance: ormai molto giovani come te scelgono le ruote coperte.


L’Endurance mi piace un sacco e vorrei continuare in questo ramo del Motorsport, le gare di durata hanno il suo perché: per esempio se fai un errore, viene dilatato nel tempo. E’ ancora più difficile correre in una 24 ore di Le Mans, perché dev’essere tutto perfetto, ma da parte di tutti. Ci sono più piloti che utilizzano la stessa macchina, anche il secondo di passo sul giro a fine gara conta molto.

Il veicolo dev’essere in grado di sopportare sforzi importanti e la macchina gira per ore ed ore. E’ un mondo affascinante, si vede la difficoltà anche da parte del team e dei meccanici in tutto ciò che si fa.


Parlando sempre di questo campionato, volevo chiederti la prossima tappa è al Mugello, perciò come ti stai preparando? 


Beh, ovviamente a casa, principalmente utilizzo il simulatore con assetto corsa e dopo ovviamente i miei soliti allenamenti fisici corro per strada, bici da corsa e palestra ovviamente. 


Allora, per te sicuramente quest'anno hai un sacco di cose da imparare, cose nuove, ma ti sei già posto degli obiettivi da raggiungere entro fine anno? 


Allora, parlando di obiettivi, sì, me ne sono posti ovviamente. Il principale è riuscire a migliorare il più possibile in tutto ovviamente, perché è il mio primo approccio con un auto ed è tutto diverso. Ovviamente devo imparare a gestire il degrado gomma e preparare una qualifica in modo diverso e comunque stiamo parlando di un mezzo, un veicolo che pesa molto molto di più rispetto a un kart, dunque il primo obiettivo che mi sono posto è di imparare il più possibile. Obiettivi come risultati, sinceramente non me ne sono posti, però ovviamente anche lì penso sempre a fare il meglio possibile.


La tua pista preferita? Cioè in generale, non necessariamente quelle di questo campionato, anche del kart per dirti. 


Ad esempio sono andato due volte in Bahrain per fare la finale mondiale e il Bahrain mi è piaciuto un sacco, è una pista davvero molto divertente, molto bella, che ha sia tratti veloci che tratti lenti, un po' di parabolica, discese e salite, davvero una bella pista. 


Quella mi è piaciuta sul serio davvero tanto e quest'anno Spa ovviamente ti lascia senza fiato perché lo Rouge è pazzesca, però anche Le Mans ha avuto il suo che perché comunque è una pista iconica.


Abbiamo già avuto tanti ospiti che dicono che Spa è la preferita... Prima parlavi del Bahrain, è realmente così difficile? Adesso non so in che condizione hai provato la pista, ma influenza così tanto magari il fatto che si trova lì nel deserto, c'è la sabbia, cioè ti dà quella difficoltà in più? 


Hai proprio zeccato la domanda, infatti la pista nel corso di una settimana comunque vai a girare per fare la gara, cambia completamente: la trovi il primo giorno una pista scivolosa, comunque completamente diversa, dove setup e anche regolazione da parte del motore inteso come rapporto cambiano completamente rispetto alla parte finale della gara, perché comunque la pista comincia a gommarsi, a pulirsi. 


Invece hai una pista in cui sogni di guidare?


Una pista in cui sogno di guidare? Non è facile la scelta. Non è facile, sì, perché comunque le piste ce ne sono tante.

Penso Mount Panorama: sull'assetto corso la provo tantissime volte, è una pista assurda, anche Laguna Seca mi piacerebbe sinceramente.


Sì, abbastanza iconiche come piste. 


Sì, quelle piste con sali e scendi pazzeschi, insomma, hanno il suo perché.

Poi comunque, volevo dire, è una pista del tutto diversa rispetto a quello che siamo noi abituati qua in Europa. 


Allora, hai magari un pilota di riferimento, un idolo, a cui ti ispiri? 


Beh, allora, principalmente un idolo non ce l'ho, però comunque mi piace molto guardare le altre persone che corrono,  perché l'endurance mi sta affascinando sempre di più.

Anche l'altra sera stavo guardando la gara al Cota del WEC. Bellissimo. 

No, comunque i piloti che ad esempio mi affascinano molto sono, non so, Kevin Estre, che comunque è un pilota pazzesco: sa guidare sia l'Hypercar che le GT in modo assurdo... E comunque anche i piloti Ferrari, che comunque il cuore mio è Ferrari, non si può dire niente. 


Sicuramente, essendo italiano, ce l'hai nel cuore. 


Si, non si può dire niente, esatto.


Hai qualche rito scaramantico prima di entrare in pista oppure no? 


Rito in sé proprio no. No, sinceramente non ho nessun rito scaramantico, però sono una persona abbastanza scaramantica, si può dire, ma rito nel senso, non ce l'ho. 


Ovviamente sei giovanissimo ancora e vai a scuola immagino? 


Beh, ho appena finito con le superiori. 


Hai intenzione di continuare? 


Si, adesso vediamo cosa fare, comunque il Motorsport in questo momento mi sta impegnando molto, dunque devo decidere un po' cosa fare. 


Che relazione avevi con i professori o comunque con i compagni rispetto allo sport che pratichi, che non è diciamo uno sport qualunque? 


Beh, ogni volta che magari un professore veniva a sapere lo sport che praticavo restavo un po', come si può dire, stupito, perché comunque è uno sport molto particolare che non ti capita di sentire tutti i giorni una persona che ti dice guarda, corro in macchina, guarda, corro in kart. 

Però anche i miei compagni comunque mano a mano durante gli anni si sono affezionati sempre di più a questo sport e cominciavano a guardare le gare, anche loro sempre di più. Grazie a me, tra virgolette, hanno scoperto anche un po' il mondo dell'Endurance che sinceramente non tutti conoscono. La Formula 1 ormai la conoscono tutti, ma il mondo dell'Endurance piano piano in questo ultimo periodo sta cominciando ad essere sempre più conosciuto.


Dopo ovviamente anche grazie alla vittoria dell'anno scorso della Ferrari alla 24 di Le Mans è ancora meglio. 


L'endurance secondo me adesso pian piano diventerà o come la Formula 1 o magari anche di più perché lo stanno pompando anche molto, è comunque una roba molto importante.


Nel WEC stanno proprio tornando in questo periodo tutte le grandi squadre, le grandi case. 


Sì esatto e anche comunque quest'anno se guardi il campionato che hanno creato, parlando del WEC, comunque hanno ampliato ancora di più le gare, fanno ancora più gare e penso che l'anno prossimo ne faranno ancora di più, dunque sta diventando importante il gioco. 


Ora la  domanda è appunto sulla scuola e tu hai detto che piano piano i tuoi compagni ti hanno cominciato a seguire e io volevo collegarlo al fatto che comunque tanta gente da fuori che non segue il motorsport pensa che guidare una macchina da corsa sia come guidare per strada: nessuna fatica niente appunto. E' bello comunque da parte tua dire che i tuoi compagni piano piano hanno cominciato ad appassionarsi perché appunto ti fa capire che non è come magari guidare normalmente in strada ed è molto più faticoso sia a livello mentale, ma a livello fisico da parte vostra.


Ovviamente penso che, ad esempio non so un pilota di F1 comunque ha uno sforzo notevole durante una gara, è immenso sforzo, però penso che uno stint magari medio-lungo all'interno di un hypercar sia bello complicato. Comunque dopo quello stint non è che tu hai finito tutto, ne hai un altro, ce ne sono altri.


Tu hai vinto negli anni hai vinto tanto nei kart, ma qual è il ricordo più bello che hai di quel periodo? 


Il ricordo più bello... Allora dirtene uno in particolare è un po' complicato, però comunque ho passato davvero dei begli anni, perché ho potuto conoscere diverse persone che ancora adesso sento e magari fanno parte del mio percorso e mi aiutano ancora. Il kart resterà sempre nel mio cuore, non si può dire niente. Ogni tanto ritorno, nel senso che vado a fare qualche prova libera così anche per tenermi attivo e allenarmi. 


Comunque il kart è davvero divertente e il bello del kart è che comunque prendi solo il tuo furgone, carichi in cima il kart, vai in pista, paghi l'entrata e metti la benzina. Mentre entrare in macchina un po' più complicato, un po' più diverso...


Tra tutto quello che tu hai vinto anche nel kart, comunque c'è una una vittoria che dici "questa la più bella, questa a differenza delle altre me la porterò nel cuore, perché... Per determinati motivi?"


Magari una che mi viene in mente, una in particolare, è stata una delle ultime 2022 e l'ultimo campionato in kart che ho vinto: è stata la più sudata, quella che mi aspettavo di meno. E stata una grande soddisfazione, perché comunque tutto il team non se l'aspettava di riuscire ad ottenerla, però ce l'abbiamo fatta con l'impegno, il duro lavoro, alla fine ce l'abbiamo fatta! 


E poi quando è così, che insomma, nessuno se l'aspetta, è ancora più bello, sei ancora più contento di arrivare davanti a tutti di salire sul gradino più alto del podio.

 

Esatto, come hai detto te, quando non te l'aspetti è ancora più bello, perché magari se comunque realizzi quando puoi farcela o quando non puoi farcela, ovviamente ce la metti sempre tutta, perché ci speri, però, c'è come si può dire, in qualche modo comunque ti rendi conto se sei in grado o no di poter vincere e quei momenti sono i migliori perché non te l'aspetti è spettacolare. 


Invece parlando al futuro, dove ti vedi tra qualche anno o hai un qualche campionato in particolare che vorresti correre tra qualche campionato, uno a cui aspiri? 


Allora, dove mi vedo non lo so, perché non saprei dirti in questo momento. Cerco di mettercela tutta per ottenere il miglior risultato, anche nel miglior tempo possibile, perché comunque il tempo scorre. Dove mi piacerebbe essere? Sinceramente a guidare una LMP2, perché la macchina è pazzesca, c'è peso quasi nullo, cavalli altissimi, aerodinamica pazzesca, macchina della madonna, si può dire. Niente, quella macchina che ho sempre in mente.


C'è qualcosa che vuoi condividere con noi, qualche episodio simpatico, divertente che ti è successo magari nel paddock o magari una battuta con un tuo compagno magari con un fan, qualche cosa di simpatico che ti è successo? 


Adesso, pensandoci non mi viene in mente, magari un momento in particolare che comunque mi piacerebbe condividere anche con il pubblico. Non saprei dirti per il momento. 


Sicuramente ancora presto e ne succederanno tante ma comunque la cosa più strana che ti è successa in macchina o comunque sui kart mentre guidavi? 


Cosa più strana... Magari... Non è magari la più strana in assoluto che mi è successa, però una delle più strane mi è successa, fatalità settimana scorsa a Spa, che durante un contatto di gara il cofano ha pizzicato l'anello dell'impianto dell'estintore della macchina ed è partito l'impianto dell'estintore in auto e mentre stavo guidando e mi sono trovato tutta l'acqua dentro. Quella è stata una roba particolare. 


E anche abbastanza pericoloso magari... 


Esatto anche quello. 


E com'è poi finita? Ti sei poi fermato in box? 


No ritiro, perché comunque la macchina va in emergenza, perché si riempie d'acqua l'abitacolo e dunque DNF.


Wow, non mi immagino lì, mentre guidi che arriva l'acqua, è terribile....

Guarda qui l'intervista integrale sul nostro canale Youtube. 


Intervista a cura di:

Giulia Scalerandi & Dennis Mattetti - Articolo di Giulia Scalerandi