INTERVISTA | Mattia Michelotto: "Sono innamorato del marchio Lamborghini. Il sogno? Il GTWCEu"
Abbiamo avuto l’opportunità di fare due chiacchiere con Mattia Michelotto, giovane promessa del motorsport italiano ed internazionale, prima della sua partenza per Spa-Francorchamps, tracciato che ha ospitato il secondo round di Lamborghini Super Trofeo Europe (11-12 maggio).
Il padovano, classe 2003, ci ha parlato di questo 2024, fra Campionato Italiano GT (iniziato alla grande) e la serie continentale monomarca, oltre che al suo percorso agonistico un po’ inusuale e ai suoi sogni.
Qui sotto l’intervista integrale, divisa per macro argomenti.
PARTENZA PER SPA: SECONDO ROUND DEL LAMBORGHINI SUPER TROFEO EUROPE
Cosa ti aspetti dal weekend di Spa nel campionato Europeo?
Spero di fare la pole position venerdì, perché ad Imola, nella prima qualifica della stagione, ho sbagliato il mio giro, perciò spero di rifarmi qua e se riesco a fare una bella qualifica, spero di scappare via in gara, come ho fatto a Misano.
Un ottimo risultato ti aiuterebbe in classifica generale, dopo il quarto e quattordicesimo posto delle due gare della prima tappa…
Si, esatto. Gara-1 siamo stati sfortunati perché eravamo secondi, ma dopo il cambio delle gomme, poiché ha cominciato a piovere a metà stint, c’è stato un momento un po’ caotico essendoci stata, per giunta, la Safety Car in pista, perciò siamo scesi al quarto posto, chiudendo così la gara.
In gara-2 siamo partiti bene: il mio compagno Stadsbaden è partito bene, ma purtroppo una vettura gli è sbattuta contro ed ha stallonato la gomma ed è stato necessario rientrare ai box per cambiarla. Perciò da ultimi abbiamo fatto una grande rimonta fino al quattordicesimo posto.
Parlando di Spa, la tua categoria sarà ancora una volta al fianco del WEC. Che emozione è stare al fianco dei “giganti” del motorsport?
Stare insieme a loro, anche a vederli nel paddock, comunque ti vengono i brividi quando li vai accanto, quindi Giovinazzi… c’è anche qualche pilota che ha corso in Formula 1… ed andare là e parlarci è un’emozione unica.
GLI INIZI, IL PASSAGGIO KART-GT ED I SOGNI NEL CASSETTO
Com’è nata la tua passione per il motorsport?
La mia passione è nata grazie a mio papà, lui mi ha trasmesso la passione per i motori. Ho cominciato fin da piccolissimo: a 2 anni e mezzo giravo già su un kart in un parcheggio vicino a casa mia.
A 5 anni ho già corso la mia prima gara, e da quel momento è cominciato tutto.
Il tuo percorso è particolare: solo qualche test in Formula, ma nessuna gara. Di fatto sei passato direttamente dal karting alle vetture a ruote coperte…
Si, mi ricordo che ho fatto 5 giorni di test con Bhaitech: davvero pochi… Tuttavia ho deciso di non fare nessuna gara, poiché il costo era davvero elevato ed avevo un budget davvero ridotto…
Ho deciso di passare direttamente alle Gran Turismo, anche perché ho notato che il livello era davvero alto e c’era un futuro, essendoci Lamborghini con il suo programma giovani, ma anche Porsche e Audi… Quindi mi sono inserito in quell’ambiente.
Hai citato il team Bhaitech: un grande team che ha portato in alto Leonardo Lorandi nel campionato Italiano F4 di qualche anno fa, ma che poi ha chiuso i battenti.
Si, è stato un gran team, peccato che poi abbiamo chiuso i battenti. Mi sono rivolto subito alla Bhaitech, perché abito a nemmeno un km da loro e conoscevo bene i proprietari, essendo degli amici di mio papà, perciò ho fatto i test con loro.
Come è cambiato il tuo allenamento dai kart alle vetture?
Quando correvo nei kart, facevo solo cardio, quindi correvo a piedi o in bici, ma non andavo mai in palestra anche perché avevo 12-13 anni. Con la scuola, poi ti consigliano fino ai 16 anni di non sollevare pesi.
Perciò dai 16-17 anni ho iniziato anche ad andare in palestra: ho un personal trainer molto bravo, che mi allena 3 volte a settimana.
Ci alleniamo anche sui riflessi con le luci e facciamo degli esercizi apposta per me. Mentre quando non ho un weekend in pista, vado a giocare con gli amici a padel, che è il mio hobby.
Com’è stato il passaggio kart-GT? Da guidare da solo su una pista più piccola a guidare una vettura più potente e condividerla con altri…
Si, il salto è veramente grande, perché cambia molto passare da un kart che pesa 130/140 kg ad una vettura che pesa 1300 kg…
Inoltre le velocità sono tanto alte e anche quando si frena… non me l’aspettavo una frenata così potente, perché arriviamo a grande velocità e alla fine freniamo sempre a 100 metri dalla curva… Perciò una potenza di frenata e una forza G che è impressionante: questo mi ha colpito tanto.
E poi il gioco di squadra è aumentato tanto nel GT rispetto al kart, perché ti rapporti più con l’altro pilota e per di più lo hai in macchina con te e quando esci dalla macchina, ti guardi i vide o gli onboard con lui o la telemetria oppure nel caso in cui uno di noi va più forte in una curva, viene spiegato all’altro pilota, il punto dove deve frenare, dove vanno le gomme… Quindi molto gioco di squadra rispetto al go-kart.
Quali sono le tue ambizioni? Hai un sogno nel cassetto? Una gara o un campionato nel quale vorresti correre?
Il mio sogno sarebbe correre nel GT World Challenge, che è un livello di campionato molto più alto. Ed di essere pilota ufficiale di una squadra costruttrice come Lamborghini.
LAMBORGHINI
Dicci come definisci il tuo stile di guida. E se dovessi descrivere te stesso con tre aggettivi?
Il mio stile di guida è molto aggressivo in frenata, mi piace staccare tanto al limite, portare dentro tanta velocità in curva e andare presto sul gas: a volte paga, a volte no, poiché dipende sia dalla pista che dalle condizioni.
Simpatico, determinato e con il piede pesante.
Collegandoci alla determinazione, tra i risultati più importanti, troviamo la Finale Mondiale 2021, il campionato italiano GT: qual è la vittoria più bella, quella che ti porti nel cuore?
La migliore è la finale mondiale che ho vinto con Lamborghini: dopo un anno sotto le aspettative, da rookie, senza conoscere le piste europee, ho fatto tutto il campionato continentale dove ero in difficoltà… Anche se, per fortuna, devo ringraziare il mio compagno di squadra Michael Dorrbecker, che mi ha dato una mano…
Perciò ho voluto fare questa finale mondiale con Karol Basz: è andata molto bene e siamo riusciti a vincere!
Quindi cosa significa per te rappresentare un marchio del genere come Lamborghini in pista?
E’ veramente bellissimo rappresentare questo marchio ed è il mio preferito! Sono innamorato di questo brand e dei motori che fanno: il V10 aspirato è il mio motore preferito. Adoro anche l’estetica della macchina ed è bellissimo rappresentare Lamborghini.
E a proposito di Lamborghini, tu sei stato promosso da poco a Young Professional Driver…
Si, ho fatto tutta la scaletta dallo Young Program al Programma GT3 fino ad arrivare allo Young Professional Driver, che è il livello più alto rispetto agli altri programmi ed è l’ultimo programma prima di essere pilota ufficiale.
Sono davvero felice di essere arrivato fino a questo punto qua e di continuare in questa direzione e continuare a lavorare così e migliorarmi sempre di più ogni anno.
UN OTTIMO INIZIO DI CAMPIONATO NELLA SERIE TRICOLORE GT
Sei da poco arrivato da Misano, prima tappa del Campionato Italiano GT Sprint, dove hai ottenuto una pole e una vittoria, mentre in gara-2 sei arrivato quinto: un buon inizio di campionato, che ti proietta al vertice della classifica.
Sono veramente felice, per quel che è successo il weekend scorso a Misano, dove abbiamo fatto la pole e abbiamo vinto al sabato.
Abbiamo lavorato tanto durante l’inverno per sviluppare la macchina, ho lavorato tanto con il team… Sono davvero soddisfatto, perché ormai è già il quarto anno che sono con loro, perciò ora ci prepariamo per Imola e vedremo come va.
E’ da ormai tanti anni che sei legato al team di Vincenzo Sospiri…
Si, con loro ho iniziato nel 2021 nel Super Trofeo e dopo aver vinto il Mondiale, sono passato subito alla GT3 nel 2022, dove purtroppo ho perso il campionato italiano all’ultima gara a Monza, perché abbiamo rotto il semiasse posteriore sinistro: purtroppo sono cose che succedono in pista ed è andata così…
L’anno scorso, nel 2023, ho corso con il mio compagno di squadra Gilles Stadsbaden nel Super Trofeo Europe ed ho corso anno nel campionato italiano GT. Sia nel Super Trofeo, che nell’italiano sono arrivato secondo: un bel risultato anche se non era quel che volevo, però quest’anno puntiamo a fare primo.
Abbiamo parlato di Spa e di Misano, questo weekend sarai a Spa, nel Super Trofeo: com’è passato da un tracciato di Misano ad uno come Spa?
Diciamo che da Misano a Spa c’è una gran bella differenza: un circuito piccolo e vicino a casa mia come quello di Misano è più facile da interpretare.
Spa è più grande e ci sono Eau Rouge-Raidillon non sono semplici da fare, perciò è un bel salto. Cambia anche il livello, quindi non è da sottovalutare e cambia anche la macchina. Nonostante siano due Lamborghini, sono due vetture completamente diverse e c’è tanta differenza, perciò bisogna arrivare già preparati.
Un campionato italiano molto competitivo e sempre più internazionale, tanto che il tuo compagno di squadra è belga…
Il campionato, soprattutto quest’anno, è davvero competitivo con delle macchine anche nuove come Aston Martin. Non è facile, perché sono davvero preparate bene e ci sono anche dei buoni team.
Quest’anno ci sono anche più macchine dell’anno scorso che correranno nel GT italiano. Il mio compagno è venuto dal Belgio per fare il campionato italiano, perché abbiamo trovato un livello molto alto.
Intervista a cura di:
Giulia Scalerandi