INTERVISTA | A tu per tu con Riccardo Leone Cirelli, protagonista tricolore del Prototype Cup Germany

"Fiero del campionato svolto e risultato inaspettato nell'anno d'esordio."

Credit: Riccardo Leone Cirelli IG

Tra i giovanissimi piloti emergenti nel panorama estero, spicca sicuramente il nome di Riccardo Leone Cirelli: giovanissimo pilota torinese, reduce da un pazzesco terzo posto finale nel Campionato tedesco Prototipi (Prototype Germany Cup), al suo primo anno in auto!


Riccardo Leone, classe 2008, ha raccontato ai nostri microfoni la sua storia ed il suo percorso, oltre ad aver “vissuto” nuovamente con noi questo 2024 (in equipaggio con Julien Apotheloz nel team Mucke Motorsport), rivelatosi stellare, ed averci raccontato le sue aspirazioni.

Qui sotto la parte iniziale della nostra intervista.


Ciao Riccardo, partiamo con una domanda classica: com’è nata la tua passione per le corse?


La passione è cominciata da mio padre, ma inizialmente era orientata sulle moto, infatti al mio battesimo avevo già la moto! Mio papà si è reso conto che guardavo sempre la Formula 1 e sapevo tutti i piloti a memoria… Siamo andati in un kartodromo al noleggio quando eravamo in vacanza, il ragazzo dell’impianto ha notato che ero bravo e ha suggerito a mio padre di comprarmi un kart.

Da lì è cominciato tutto: con mio papà, abbiamo corso nel Campionato Regionale e poi abbiamo proseguito…


Dopo tanti anni in kart, qual è stato il momento di cui vai più orgoglioso?


E’ difficile. Con i kart ci siamo sempre divertiti. Nella “Mini” è più un gioco, perché ti togli il casco e vai a giocare con gli altri piloti, nella “Junior” comincia ad essere più competitiva e la “Senior” lo è ancora di più: in quest’ultima categoria infatti ti togli il casco e non parli nemmeno, come in macchina e ovviamente la competizione è alta.

Il momento più bello penso sia stata la gara di Sarno che ho vinto, dove sono tornato al mio vecchio team Autoeuropeo, era la prima gara con questa squadra ed ero abituato ad un altro telaio e ad altre gomme: sono arrivato lì senza fare test o altro e poi abbiamo vinto la gara!


Non è stato facile essere abituato ad un telaio e poi cambiarlo…


Si esatto. Adesso saranno cambiati tutti i telai e li avranno evoluti, però qualche anno fa c’era molta diversità tra i telai.


Passiamo all’attualità, perché quest’anno è stato il tuo primo anno in auto ed hai chiuso terzo il Campionato tedesco Prototipi: te lo aspettavi un risultato del genere all’esordio? Ci puoi dare un tuo personale giudizio, un bilancio sul tuo 2024?


Sono molto fiero di come si sia svolto l’anno e sinceramente non me l’aspettavo di essere subito lì a giocarmi il campionato nel mio anno d’esordio in auto. Sapevo comunque di essere molto veloce ed non avevo aspettative, essendo al mio primo anno.


Siamo riusciti ad ottenere ottimi risultati e vincere due gare consecutive ad Hockenheim, nonostante la penalità ai box: nel mio campionato se vinci la corsa, ti aggiungono 7 secondi alla gara successiva ai box. I primi 3 prendono questo “handicap” nel pit stop della gara successiva: i secondi da scontare sono 7, 4 e 2 in base alla posizione in cui arrivi nella Top3.

Nonostante i secondi in più, siamo riusciti a vincere gara-2 ed è stato molto sorprendente: avevamo fatto una strategia perfetta, approfittando anche del Full Course Yellow.


E’ stato un campionato molto impegnativo, perché è stato molto combattuto tra 4 equipaggi: siamo partiti subito bene nelle prime gare, ottenendo 3 podi, nel quale al Lausitzring ci sono state 3 gare, perché la gara di Spa è stata annullata per il meteo.

In Belgio pioveva, la temperatura era troppo fredda per le gomme e la Michelin ha deciso di diramare un comunicato per dichiarare l’annullamento della gara, poiché le gomme al di sotto di una certa temperatura non lavorano ed era troppo pericoloso.


Siamo appunto poi riusciti a recuperare la gara di Spa, aggiungendo una terza gara sia al Lausitzring e ad Hockenheim. Durante l’anno siamo saliti molte volte sul podio, abbiamo ottenuto degli ottimi risultati: penso che ci siano stato solo 4 gare nel quale non siamo andati a podio.

E’ un risultato molto bello, anche se dispiace per il campionato, perché purtroppo a causa di uno zero in gara-3 ad Hockenheim non siamo riusciti a vincere il titolo: proprio i punti mancanti per vincere il campionato, dato che abbiamo chiuso a 3 punti di distacco dai secondi e 12 dai vincitori.


Puoi andare soddisfatto del risultato...


Si, è stato un campionato molto serrato e molto emozionante, perchè si è giocato fino alla fine. Poi passare dal karting ad una macchina che va forte, all'aerodinamica... E' un gran cambiamento. 


E poi la bravura dev'essere di tutti, perché non sei solo a guidare l'auto, ma la condividi con un compagno di squadra...


Anche per quanto riguarda il set up della vettura, essendo in due devi fare un compromesso. Ogni pilota ha il proprio stile, perciò ci si deve mettere d'accordo. Comunque è una cosa di squadra e per vincere bisogna fare tutto perfetto.  


Ci puoi spiegare meglio questa regola dell'handicap?


Da quest'anno hanno aggiunto questa regola: in base all'arrivo di gara-1, per quanto riguarda i primi 3 posti, ti aggiungeranno dei secondi : se arrivi primo 7 secondi, secondo 4 e terzo 2 secondi, per rendere il campionato più competitivo e far vincere più equipaggi diversi possibili. 


Rimescola un po' le carte in tavola... 


Si, ma il problema è che 7 secondi sono tanti, soprattutto quando stai fermo. C'è un tempo minimo ed in base alla coppia di piloti, ovvero Bronze, Gold o Silver/Silver hai questo lasso di tempo che si aggiunge al tempo minimo di pit stop. 


Io e Julien, che eravamo due Silver avevamo 20 secondi, che di per sè erano tantissimi e questo ci metteva in svantaggio rispetto agli altri. Solo Pommer e Catalano che hanno vinto il campionato erano come noi. 

Perciò già avevamo 10 secondi più degli altri ai box più i 7 era molto dura. 


Ad Hockenheim c'erano Ralf & David Schumacher: come è stato per te esserti confrontati in pista con loro in pista e averci parlato nel paddock?  


Si, è stato molto bello. E' stata una bella idea quella da parte del campionato invitare Ralf e David come nuovo equipaggio, comunque si sono prepararti al meglio: hanno fatto molti km, sei test prima della gara. Hanno provato più gomme e in diverse condizioni. 


Sono arrivati molto avvantaggiati, anche di me, perchè io non conoscevo la pista fino al giovedì dei test. Loro non hanno sbagliato nulla, sono riusciti a vincere entrambe le gare: andavano molto forte ed hanno dimostrato he nonostante tutto sono stati i più bravi. 


Hanno contribuito a rendere più famoso anche il campionato... 


Per l'organizzazione ci saranno più gare insieme al DTM il prossimo anno, quindi questo darà molta più visibilità. Però la loro presenza ha dato più visibilità al campionato, anche perchè sono due tedeschi nel campionato nazionale. 


Pensi che sia un caso isolato o che si presenteranno ancora nel campionato? 


Io spero di avere ancora opportunità di incontrarli e correrci insieme, perchè comunque è stato bello confrontarmi con persone che hanno vinto tanto nella loro carriera, soprattutto per me che sono giovane e ho iniziato da poco. 


Devo dire che la macchina è bella, così come il campionato: vogliono aggiungere nuove piste. Vedremo...


Poi Ralf non saliva su una vettura da dieci anni ed è stato comunque perfetto. 


Si, hanno provato tanto prima, vari set di gomme e questo fa la differenza. Loro hanno molta esperienza e anche il team è stato campione in F4 lo scorso anno quindi non sono gli ultimi arrivati. 


Tu come ti relazioni con i piloti di DTM quando vi vedete nel paddock?


Sicuramente è molto bello, perchè i piloti di DTM sono messi quasi tutti sotto contratto da case ufficiali . E poi c'è un discorso di visibilità e gli spettatori che vengono a vedere le gare, perchè sono moltissimi. 


In Germania è una cosa molto sentita il DTM, infatti avevamo 100/150 mila spettatori dipendeva dalla pista... c'erano gli spalti pieni. E' stato molto bello. 


I piani per il 2025?


Non si sa ancora: a me piacerebbe rimanere sulla strada dei Prototipi, perchè comunque è la cosa più simile alla formula e mi piace tanto. Poi si vedrà... 


Hai appena terminato il campionato. Ora ti riposi un po'...


C'è ben poco da riposarsi. Tra poco cominciano gli allenamenti...


Quanto è stato difficile il passaggio dal kart al prototipo


Ci ho messo un po' a capire la macchina rispetto al kart, che praticavo da tanto tempo. Mi sono comunque abituato quasi subito e mi sono trovato subito bene, per questo mi è piaciuto molto. Si sentiva l'aerodinamica in curva, si poteva sentire l'alta velocità in curva, mentre con il kart è tutto ristretto e tutto veloce. 


E' diverso... 


Si esatto, sul kart sei molto leggero. Le piste le conoscevo quasi tutte, mentre qui in auto è tutto nuovo. 


Poi hai fatto pratica al simulatore: sotto questo punto di vista ti ha aiutato tanto... 


Si mi ha aiutato tanto a imparare le piste, perché non avendo opportunità di fare test, arrivo sempre in gara che mi ritrovo in una pista nuova. 


Come hai gestito la pressione? 


Per me era tutto nuovo, la vettura, le piste, gli avversari... La pressione era molto alta rispetto al kart. Anche la tensione, quando aspettavi che eri fermo in griglia per poi fare il warm up lap, era molto più alta rispetto al kart. 


Avendo avuto un compagno di squadra con più esperienze, questo ti ha aiutato


Si, assolutamente. Julien ha corso per tanti anni: ha corso con le TCR, le GT4, le GT3 poi si è spostato sui prototipi. Ha molta esperienza e sia lui che l'ingegnere mi hanno aiutato tanto in pista e hanno contribuito alla mia crescita. 


E' sempre importante avere di fianco a te qualcuno che ha più esperienza. 


Si, assolutamente. E' importante ascoltarli, soprattutto quando il tuo compagno di squadra guida la tua stessa macchina. 


Qual è la tua pista preferita, di quest'anno?


Spa, anche se non ho avuto l'opportunità di correrci sull'asciutto. Mi è mancata questa cosa e volevo provare l'esperienza di fare l'Eau Rouge in pieno. 


Hai qualche rito scaramantico? 


Metto prima il guanto sinistro, poi l'altro. E poi passo il tempo a toccarmi il casco e cose del genere...


Qual è la cosa più strana che ti è successa in macchina? 


In macchina avendo poca esperienza non lo so. però in kart a Lonato, con il sessantino in una gara, in una manche eliminatoria, un ragazzo si era girato davanti a me ed io per evitarlo mi sono girato a mia volta. 

Ero quasi girato su di lui, ho tirato un pugno per terra per rimettermi dritto e sono ripartito. 


Tu abitando a Torino, come raggiungi i circuiti: c'è un aeroporto ma è piccolo. 


Viaggio in macchina. Il tempo è lo stesso, ma a Torino non avendo un aeroporto grande e quindi ogni volta dovrei andare a Malpensa, prendere il volo, noleggiare l'auto... Perciò almeno con la macchina mi fermo quando voglio. Il viaggio è scomodo, anche quando vai a Zandvoort, che è in punta all'Olanda


Negli ultimi anni abbiamo visto l'Endurance tornare alla rinascita: cos'è secondo te che ha portato a questo cambiamento? 


Tempo fa era molto famoso, poi si è spento. L'arrivo di Valentino Rossi ha portato molti spettatori e poi l'arrivo di case nuove come Ferrari, Aston Martin...


Tu vai ancora a scuola e ti chiedo come fai a conciliare studio con la pista. 


Faccio la terza al liceo scientifico. Sarà comunque più facile perchè sarò via meno tempo rispetto al kart 


I tuoi insegnanti e compagni si interessano al tuo sport? 


Il professore di educazione fisica e i miei compagni sono interessati, perchè non è una cosa che si sente tutti i giorni. Gli altri mi odiano, perchè non ci sono mai e non capiscono cosa faccio. 


Hai altri hobby?


Sono un ragazzo molto sportivo, mi piacciono tutti gli sport. Gioco bene a basket, mi piace giocare a padel, con cui gioco con gli amici. 


C'è un episodio simpatico, divertente che vuoi condividere, che ti è successo in pista o nel paddock? 


Si, è successo a Spa. Più che divertente, è spaventoso. Ho fatto solo due test ed arrivare in Belgio con tutta quella pioggia è stato un po' traumatico diciamo. Avevo paura di salire in macchina per poi sbagliare. Infatti poi hanno annullato la gara. 


Dove ti vedi tra qualche anno? 


Spero di proseguire la carriera nei prototipi e fare la scalata LMP3, LMP2 e Hypercar. Questo sarebbe il mio sogno 


Tu come vedi questo passaggio dove sempre più giovani scelgono le ruote coperte?


Le ruote coperte sono più avvicinabili, rispetto alle formule. Si pensa che sia più facile invecenon è vero: essendo di più c'è più competizione. Anche perchè si fa F4, poi F3 e F2 che sono a numero chiuso... 


Poi le ruote coperte sono il modo più diretto per il professionismo 


Assolutamente! Un campionato di F4 con Prema costa un milione e mezzo. Le ruote coperte anche sono costose... 


Ci sono degli aspetti che vorresti venissero valorizzati di più?


Si la mia macchina, la LMP3 non ha control nè abs, il mio campionato è la via migliore per imparare. In Formula le sensazioni sono quelle. Se vai su una GT3 ti aiuta tanto perchè dovrai usare meno ABS. 


E' più impegnativa?


Io ho solo provato una Formula nel corso federale. In certe pista va pià forte, in altre va più forte la mia... Poi dipende dalla pista. Si può classificare come una F3. 


Hai notato differenze nell'approccio dei tifosi nei weekend di gara? 


Sicuramente essendoci molte case costruttrici in Germania, i tifosi vengono più spesso. Qui ce ne sono di meno e non sono così accoglienti come i fan tedeschi. Come noi abbiamo il calcio, là c'è il motorsport. 


Hai un pilota a cui ti ispiri?


Il mio idolo è Fernando Alonso, perchè con la sua età allenarsi ancora e lottare contro i giovani è tosta. 


Ha anche corso in molte categorie...


Si, esatto un pilota universale


C'è una pista che vorresti provare? 


Portimao: una pista molto bella con tanti saliscendi e mi piacerebbe provarla. 


Anche il RBR ha dei sali scendi, ci hai mai corso? 


No, non ci sono mai stato 


C'è un campionato a cui aspiri? 


Il WEC

Intervista a cura di:

Giulia Scalerandi & Dennis Mattetti